In
questo spazio che amo condividere con voi mi riesce difficile non essere coinvolta
nell'attesa del suo nuovo lavoro,
speciamente per chi come me ha, nel proprio
DNA, una buona fetta di Napoli.
Spero tanto che la scelta di regalarci questo
nuovo lavoro dedicato alle melodie napoletane "NAPOLI DUE" ci consegni
una miscellanea di melodie nuove e di perle musicali dal sapore classico. Con
un "orecchio" attento magari ad autori come Gragnaniello che dopo la
dipartita della dolce Mimì ha perso senz'altro un'interprete notevole per
le sue melodie.
Viviamo insieme, l'emozioni, le sensazioni, il desiderio di ritrovarti nel nuovo lavoro sempre attenta a stupirci con la tua voce calda, forte, e passionale. Con armonie e arrangiamenti di ottima qualità e, anche se dovessi scegliere qualche brano da te già cantato, sono certa che soltanto la tua voce ne potrà dare un nuovo colore aggiornato ai tempi.
Per il momento posso solo invitare tutti all'ascolto, magari con più attenzione, di quel NAPOLI che già hai voluto donarci tempo fa e che fa tanto bene al cuore, rimanendo in silenzio, lasciando che solo il cuore ascolti...
E
sono certa che l'attesa non sarà disattesa, Signora che sai donare quello
che più di bello possiedi… e anche questa volta la tua emozione sarà
la mia, sarà con me… aspettando Mina.
(dalla bacheca del www.minamazzini.com)
lillo il 23.06.03
- ore 21.59 (mess. n.13387) scrive questo messaggio e mi piace riportarlo anche
qui, nella mia "casa"
Nell'attesa di Napolidue
(anche perché, una volta uscito un disco di Mina ,attendo prossimo, e poi
il prossimo ancora, come se non potessi mai "saziarmi" della sua voce),
dopo aver ascoltato una sfilza di classiche canzoni napoletane cantate da Roberto
Murolo e da Miranda Martino (graditissimo omaggio dell'amico Mario Basile) - Munasterio
'e Santa Chiara, I' te vurria vasà, Voce 'e notte, Anema e core, Torna
a Surriento, e via dicendo - sono ripiombato su Mina e su Napoli, così,
per rilassarmi l'anima: le canzoni di Napoli, una volta cantate da Mina, è
come se avessero trovato la quiete nella voce di Mina, come se avessero finito
di girovagare da un cantante all'altro, come se avessero trovato la loro definitiva
versione, come se note avessero trovato la loro ultimativa sistemazione.
Perché non possono essere cantate altrimenti da come li canta Mina.
Ciao
lillo e scusa se mi sono permessa il "copia-incolla" ma il tuo messaggio
era in sintonia con il mio pensiero. Grazie.
titolo: Riscoperta del valore autore: luigi nava data: 23-06 | 14:43 (13336)
messaggio:
Ne aveva parlato
Gianni alcuni giorni fa. E aveva colto pienamente nel segno.
Quando c'è
un ambito che merita di essere esplorato, si può e si deve andare fino
in fondo per recuperare il meglio. C'era bisogno di un altro disco dedicato a
Napoli perché la musica napoletana contiene perle assolute che vanno riprese
e valorizzate.
Continuo ad insistere sul fatto che questi anni di Mina costituiscono
il momento della sintesi. Sente l'esigenza di prendere il meglio della musica
e farlo proprio. Ciò che ha conquistato lei, ciò che ha sempre avuto
il potere di soggiogare il suo cuore, lei sente ora il bisogno di riesprimerlo.
Attraverso la reinterpretazione di ciò che vale e che l'ha sempre un po'
accompagnata dentro di sé. Certe canzoni le sono sempre frullate intesta
e nel cuore. E ora le riprende, le ricanta. Con la maggiore maturità a
cui è approdata.
Così si spiega anche "Dalla terra",
anche se in quel caso Mina ha voluto fare un percorso anche di scoperta o di riscoperta.
E credo che la sua produzione futura sarà sempre più in questa direzione,
senza che questo significhi esclusione di inediti o di collaborazioni con altri
artisti.
In un articolo del 1996 così scriveva:
Ma a proposito della
lana caprina, per non fare inorridire nessuno e non apparire demagogicamente nazional-popolare
e basta, una verità devo proprio dirvela, miei piccoli lettori ... È
più probabile che troviate quantità elevate di cattiva musica nella
leggera che non nella classica. E questo è innegabile.
Su questa linea,
credo che Mina ricerchi di più nell'ambito della musica "colta"
o in quell'ambito della musica leggera che è ormai assurto al rango di
"classico". Napoli si colloca in questo orizzonte di considerazioni.
Gli aspetti legati al marketing, alle analisi dei gusti del pubblico o alle vendite
sono esclusi.
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